G. RIGANELLI, Gli emissari del Trasimeno. Due manufatti importanti presso San Savino, in San Savino e il suo territorio nel corso dei secoli, a cura di G. Riganelli, San Savino (Magione) 2010, pp. 114-142.
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San Savino
EMISSARIO BRACCESCO
Realizzato nei primissimi anni ’20 del secolo XV, nel febbraio del 1422 l’acqua del lago iniziò a fuoriuscire dalla galleria, l’emissario fatto realizzare da Andrea – Braccio – Fortebracci da Montone si connotò subito come un’opera di grande importanza per il Trasimeno. Il lago, infatti, in quegli anni era cresciuto a tal punto da rendere difficoltosa la pesca e le sue acque finivano per ricoprire vaste porzioni del territorio rivierasco. Ma la galleria che consentiva la fuoriuscita dell’acqua e faceva sì che la stessa raggiungesse il fosso Anguillara, a nord-est di S. Savino, forse perché realizzata male o forse perché sotto dimensionata, da subito iniziò a dare problemi. Crolli e otturazioni ne scandiscono la storia praticamente fino alla seconda metà del secolo XIX quando, tra il 1896 e il 1898, si costruì il nuovo emissario. Questa galleria è ancora esistente e, presso l’oasi la Valle, vi è l’edificio da dove si azionava la paratia che, sollevata, consentiva il deflusso dell’acqua. Lungo il percorso della stessa vi sono dei pozzi che consentivano di raggiungerla dalla superficie. All’uscita di detta galleria vi è apposta una lapide che ne ricorda gli imponenti lavori di restauro che terminarono nel 1603.
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