MUSEO DELLA PESCA
DEL LAGO TRASIMENO


Pesci del Lago

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“E traversammo per veder Perugia /[…] Il suo contado un ricco lago serra /Il qual è si fornito di buon pescie / Ch’assai ne manda fuor de la sua terra”
(Fazio degli Umberti, XIVsec)

In una delle sculture della Fontana Maggiore di Perugia è raffigurata la “Signora del Lago”. Dona alla città le sue trinche e lasche, quale parte integrante dell’economia della città umbra nel Medioevo.
Nei primi anni del ‘900 i pescatori di professione praticavano ancora le stesse tecniche di pesca del luccio, della tinca e dell’anguilla, descritte nel poemetto “Trasimenide” di Matteo dell’Isola (1500). Alcune tecniche antiche sono
invece scomparse, perché specifiche per la cattura della lasca, estintasi anche a causa dell’immissione nei primi del ‘900 di pesci non locali, come il persico reale, il lattarino e il persico sole.








CARPA ERBIVORA O AMUR
(Ctenopharyngodonidella)



Nome Locale
ERBIVORA O AMUR
Provenienza Specie alloctona di origine asiatica. Prima immissione sperimentale di 100.000 avannotti nell’inverno 1986-87, ad opera del centro ittiogenico del Trasimeno
Abitudini e comportamento
Pesce di origine fluviale è quasi sempre in movimento, nelle giornate primaverili assolate si porta in superficie in cerca di calore
Alimentazione Si nutre quasi esclusivamente di piante acquatiche, in grande quantità
Riproduzione
Nel Trasimeno non si riproduce
Dimensioni
la taglia raggiunta si aggira sui 10-15 kg
Interesse
per la pesca
Di grande interesse per la pesca professionale. Localmente è ritenuta migliore della Carpa comune

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